Impariamo la storia esplorando l’area archeologica di Fiavé
Questa volta la meta del nostro week-end è stata Comano, un angolo di paradiso in Trentino, immerso nel parco naturale Adamello Brenta. Siamo stati infatti inviati per Baby Trekking, un sito specializzato nel settore della montagna per i bambini. Grazie dunque ad Azzurra per averci dato questa possibilità di scoprire ancora una volta un luogo davvero speciale per trascorrere un week-end o una vacanza con i propri bambini.
Siamo fuori regione, ma a sole 2 ore di auto da Vicenza (la nostra base!). Durante questo soggiorno, abbiamo deciso di passare una giornata a Fiavé per visitare la sua area archeologica di inestimabile valore storico-culturale. Fiavé è un paesino a pochi chilometri da Comano conosciuto a livello internazionale per l’area archeologica inserita nei “SITI PALAFITTICOLI PREISTORICI DELL’ARCO ALPINO” PATRIMONIO DELL’UNESCO.
Per raggiungere il sito abbiamo attraversato il paese e parcheggiato l’auto in prossimità di una chiesetta adiacente al cimitero. In alternativa, continuando per la strada per circa 1 km, sulla destra si trova un parcheggio con l’accesso al percorso che porta al sito. A nostro parere, meglio preferire questa seconda opzione per il fatto che si accede direttamente al percorso. Lasciati la chiesetta ed il cimitero sulla sinistra si percorre la strada asfaltata seguendo i cartellii e dopo circa 15 minuti di piacevolissimi saliscendi attorniati dai campi coltivati a grano turco si arriva alla bacheca in legno che illustra il percorso per la visita al sito. A prima vista si nota subito la depressione dove circa 12000-14000 anni fa sorgeva il lago Cerera, un bacino di origine glaciale. Qui nel Periodo del tardo neolitico e dell’età del bronzo (3800-6400 a.C.) si sono succeduti parecchi abitati palafitticoli.
Al termine della strada che nel frattempo da asfaltata diventa sterrata si trova una bacheca che illustra il percorso per la visita dell’area archeologica. Noi abbiamo seguito il sentiero andando a sinistra percorrendo anche dei lunghi tratti di passarelle in legno. Alle nostre bambine questo tratto del percorso è piaciuto tantissimo. Si è proprio all’interno della palude e il camminare sollevati a pochi centimetri dall’acqua circondati dalle canne e gli arbusti ci ha fatto quasi sentire degli esploratori. Seguendo il tracciato si arriva in breve al sito vero e proprio. Qui all’interno del laghetto spuntano dall’acqua centinaia di pali in legno che erano il sostegno delle abitazioni degli uomini che abitavano questi luoghi.
Oggi il laghetto è molto piccolo ma al tempo dell’insediamento era più grande anche della torbiera attuale e profondo circa una ventina di metri. Questa zona è stata sfruttata poi da metà 800 fino ai giorni nostri per l’estrazione della torba che veniva usata come combustibile o come fertilizzante. Questo tipo di sfruttamento ha inevitabilmente segnato il territorio e sono ancora ben visibili le tracce indelebili che ha lasciato l’uomo.
Lasciato il sito e seguendo il percorso ci si imbatte in varie torrette di osservazione per gli animali. I bambini non si lasceranno sfuggire l’occasione per andare a visitarle e anche gli adulti non potranno fare a meno di immortalare con qualche istantanea i meravigliosi paesaggi che si presentano una volta saliti sopra ad esse.
Il sentiero prosegue fino a completare il giro che riporta alla bacheca in legno attraversando campi coltivati, inoltrandosi parzialmente nel bosco e di nuovo grazie alle passerelle si superano ampie porzioni di palude. La durata dell’intera escursione è di circa due ore e mezzo ma poi saranno i bimbi, come nel nostro caso, a dettare i tempi. Noi per esempio quando le piccole hanno avuto fame non ci siamo fatti scappare l’occasione di fare un rilassante pic-nic sotto la piacevolissima ombra di una pianta.
Per completare la visita, ed avere una visione più completa di quella che poteva essere la vita in queste zone 5000 anni fa, consigliamo la visita del Museo delle palafitte di Fiavé situato nel centro abitato.
E’ sicuramente adatto a bambini in età scolare perché sarà come fare una lezione pratica di storia. Tuttavia è piaciuto molto anche alle nostre bimbe che sono più piccole. Ci sono una serie di filmati che mostrano l’attività degli archeologici e c’è una ricostruzione del villaggio palafitticolo così come si immagina possa essere stato. Inoltre ci sono diverse sezioni dedicate al cibo, ai vestiti, alla casa. Particolare molto divertente: sotto ogni teca, i bambini possono aprire una porticina e giocare con i corrispettivi attrezzi moderni di quello che stanno osservando.
Approvato Veneto for kids perché:
- L’attenzione per i piccoli camminatori è massima: il percorso è curatissimo e assolutamente privo di pericoli
- Il percorso è immerso in un paesaggio talmente splendido che vi rimarrà nel cuore
- I bambini non solo possono trascorrere una giornata a contatto con la natura, ma possono anche imparare qualcosa di interessante ed istruttivo
Link utili:
- Parco Naturale Adamello Brenta
- Se volete organizzare la vostra vacanza Green a Comano, consultate il sito Visita Comano
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