Trekking alla mina dello Scalambron sul monte Zebio
Abbiamo inaugurato la nostra stagione del trekking estivo con un itinerario avvincente alla mina dello Scalambron sul monte Zebio. Ci troviamo nel nostro amato altopiano di Asiago dove la storia della Grande Guerra è sempre viva e presente ancora oggi. Non a caso, l’area è identificata come l’Ecomuseo della Grande Guerra delle prealpi vicentine, un enorme museo a cielo aperto dove è letteralmente possibile camminare nella storia.
Mina dello Scalambron: il percorso
Una volta raggiunto l’Altopiano di Asiago, ci dirigiamo verso l’aeroporto, in prossimità della contrada Rigoni di Sotto, si prende la strada per Val Giardini. A questo punto, per lavori in corso sulla strada, ci siamo fermati e abbiamo percorso l’intera strada a piedi (circa 3 km) fino alla Croce di S. Antonio. Normalmente è possibile parcheggiare più avanti ed evitare questo tratto. Seguiamo il sentiero CAI 832 Monte Zebio. La nostra meta di oggi è la mina dello Scalambron, uno dei siti storici recuperati che ci racconta una delle tristi storie della Grande Guerra.
Il percorso non presenta alcun tipo di difficoltà e ben si presta ad una prima uscita in montagna. Nonostante i segni di Vaia siano ancora visibili, il paesaggio intorno a noi è splendido e alterna momenti in mezzo al bosco, ad altri in mezzo a prati. Il panorama sull’altopiano è magnifico e ci godiamo (dopo tanto tempo) questa giornata di sole in mezzo alla natura.
Una volta arrivati alla mina dello Scalambron, cogliamo la sacralità del luogo dove svetta il monumento commemorativo. Da qui il panorama di fronte a noi su Asiago e su Gallio è splendido. Ci spostiamo al di fuori della zona sacra per il nostro pranzo al sacco. Come sempre, il panino gustato su un prato, dopo una bella camminata, è speciale!
Mina dello Scalambron: la storia
Il Monte Zebio è senza dubbio uno dei luoghi più significativi degli episodi legati all Grande Guerra. In particolar modo, la mina dello Scalambron ricorda il fatto dell’esplosione di una mina. La mina posizionata dagli italiani scoppiò improvvisamente, forse a causa di un fulmine, l’8 giugno 1917, con due giorni di anticipo rispetto a quanto stabilito. L’esplosione causò anche anche la deflagrazione della mina austriaca. Persero la vita 120 soldati e oltre 40 ufficiali italiani della Brigata Catania.
Monte Zebio
Decidiamo di rientrare percorrendo lo stesso sentiero a ritroso. Da qui però è possibile e assolutamente consigliato proseguire verso la cima del Monte Zebio (da segnaletica sono altri 20 minuti circa di camminata). Qui è possibile vedere esempi di trincee e appostamenti e altri importanti punti di interesse quali il cimitero della Brigata Sassari, le trincee di Crocetta di Zebio e Malga Zebio.